Anno nuovo vita nuova

10.01.2014 12:38

Ce lo ripetiamo ogni anno , allo scoccare della mezzanotte di ogni fottutto 31 Dicembre. E anche io quest'anno mi sono ritrovata a pensarlo mentre baciavo e auguravo buon anno a dei perfetti sconosciuti fuori da un gay club a Londra. Un ragazzo altissimo dai capelli lunari e una pelliccia che avrebbe fatto invidia anche a Liz Taylor si avvicina e mi chiede un bacio sbattendo le ciglia come un cerbiatto! Nessuno vicino a me è sobrio, sarà l'alcool, sarà la serata, o sarà semplicemente Londra. Ma qui ho l'impressione di potermi sentire libera. Qui nessuno è nessuno! Ognuno grida la propria identità, senza aver paura di calare la maschera. Vengo cullata dalle risate lontane e dalla musica che rimbomba nelle casse; torbida e ovattata, bussa insistente dalla porta di sicurezza, come un canto di una sirena, cerca di ammaliarti  e di riportarti dentro a danzare. La testa si agita e frulla come le bollicine nel mio cocktail, mollo il bacio a stampo al mio nuovo amico gay, e corro dentro a ballare. Saremo le uniche ragazze etero del locale ma non ci importa, tutti assieme, tutti diversi, e alla fine tutti uguali, vogliamo solo vivere la notte! E' bevendo il mio vodka tonic che penso a me, spintonata dalla folla in festa, sotto le luci al neon del club... Penso all'anno che è passato, alle cose che sono successe e che sono tanto cambiate. Concludo pensando di aver fatto un mucchio di cazzate negli ultimi mesi, sorseggio ancora il drink, e come se sapsesse darmi una risposta lo guardo. Il fatto è che ho passato anni a cercare di fare il possibile per essere soddisfatta della vita che mi sono costruita, più sto a Verona e più sento il bisogno di evadere, di prendere un biglietto di sola andata all'infuori di queste quattro mura di città , da questa oasi per coglioni, so bene da cosa vorrei fuggire ma in realtà non so bene cosa cerco. E resto a crucciarmi notte e giorno pensando a quel viaggio che magari non farò mai perchè ho troppa paura di perdermi cercando me stesssa. Anche qui a Londra, a capodanno, sono riuscita a pensarci... Eterna infelice e insoddisfatta ...Fin da bambina perlustro me stessa , le persone e i luoghi con particolare cura e attenzione alla ricerca di qualcosa che non si sa bene cosa sia! Instancabile e determinata come un bambino con il suo retino in cerca di farfalle, mi agito e gli corro dietro, le cerco, ma sono così difficili da prendere.  Anche se inciampo spesso,  mi rialzo,  e mi ripeto che da domani le cose andranno meglio, perchè io sono migliore di ieri e lo sarò ancora di più domani. C'è una famosa frase di Elizabeth Gilbert  che mi piace ricordare in questi momenti di riflessione, ovvero : " la distruzione è la via per la trasformazione". L'anno che mi lascio alle spalle non c'è più, quasi tutto quello che è legato al 2013 è cambiato. Si ricomincia da zero. E l'ho voluto io, ho voluto io trasformarmi. Non sarà facile, non lo è mai, farsi trascinare dagli eventi lo è. Ma io voglio essere il regista della mia vita e dirigere il mio film, voglio una seggiola con il mio nome stampato sopra e un megafono per farmi sentire, perchè da oggi si parte : "ciack si gira!" ;-)